porte tamburate

“Porte tamburate” è uguale a porte di scarsa qualità?!4 min read

Come si costruiscono le porte tamburate? Come sono fatte? E’ vero che sono porte di scarsa qualità? Sono adatte a contesti del centro storico? Se ci segui in questo articolo, noi di Mazzini Serramenti, esperti di finestre e serramenti speciali in centro storico, inizieremo a parlare di porte per interni e a capire come costruirle al meglio.
Generalmente, qui sul nostro blog, ci concentriamo sempre sul tema dei serramenti per esterni per il centro storico, ma anche sulle problematiche legate al risparmio energetico e alla ristrutturazione.
Parliamo ora invece di porte interne. Prima di iniziare l’analisi, però, eccoti la nostra email: info@mazziniserramenti.it! Scrivici subito se desideri ulteriori info o un preventivo per la sostituzione di serramenti o per l’installazione di porte interne per la tua abitazione!

Porte tamburate: come sono fatte?

 

“Lascia stare le porte tamburate a pannelli perché sono vuote!” oppure “Devi costruirmi porte eleganti, devono essere in legno massello!” Queste e altre affermazione ci fanno capire che in generale, “porte tamburate” sono sinonimo di scarsa qualità e economicità. Ma è realmente così?
Per prima cosa, capiamo cos’è una struttura tamburata. Si tratta di un modo per costruire intere porte o pannelli tramite una cornice, o meglio detto telaio perimetrale, ossia una struttura installata lungo il perimetro del pannello.
Il telaio può essere di un legno tenero come l’abete, che viene poi ricoperto con un sottile strato di lacca o laminato plastico per enfatizzare e dare pregio al bordo. Oppure di legno più pregiato come ad esempio il rovere. In questo caso, il bordo del pannello viene prodotto e poi dipinto.
Un pannello alveolare costituito da una struttura a nido d’ ape di carta resinata è poi posto al centro del telaio perimetrale per riempire lo spazio vuoto tra il perimetro e la superficie esterna. 

In seguito, due pannelli, entrambi in materiale MDF, vengono quindi “incollati” alla parte anteriore e posteriore del telaio e della carta resinata. Infine, questi sono pressati insieme per formare un pannello rigido.
Per una miglioria estetica, sul pannello rigido può essere applicato un sottile strato di legno pregiato (rovere, noce, frassino, ecc.) chiamato impiallacciatura, per poi venir verniciato. Ecco che si ha l’effetto della porta tamburata finita.

Oppure, se vogliamo ottenere pannelli in tonalità pastello, si può continuare con diversi strati di vernice e laccatura, per dare un effetto migliore.

Porte tamburate per interni in laminato plastico

 

Il rivestimento in laminato plastico molto sottile, spesso chiamato laminatino, è diventato molto popolare negli ultimi anni.

Questa particolare produzione consente molteplici finiture di colore e non è necessario verniciare i pannelli, rendendo il tutto molto economico. È possibile ottenere piacevoli porte tamburate per interni, in cui la laminazione imita le venature del legno. Oppure, si possono ottenere colori molto belli e moderni.
In questo caso, però, l’economicità di produzione, evitando il lavoro di verniciatura, ha naturalmente una durata e resistenza diverse. Una cosa è ricoprire un pannello con più mani di vernice liquida, quindi carteggiare e stuccare; un’ altra è quando un sottile foglio di laminato plastico rappresenta è l’unica barriera al pannello sottostante. 

Con telai di questo tipo possiamo realizzare pannelli molto grandi, ma allo stesso tempo strutturalmente stabili e molto leggeri. Il pannello alveolato a nido d’ape fornisce una sorta di rigidità alla struttura, che consente di tenere insieme i due pannelli MDF dall’alto e dal basso.

Inoltre, contemporaneamente, il telaio perimetrale e la struttura alveolata consentono un’elevatissima stabilità torsionale. 

Per queste caratteristiche, se, ovviamente, ci si rivolge all’azienda idonea, è possibile garantirsi la produzione di pannelli molto alti, fino a tre metri, e con materiali anche relativamente economici.

Questo soprattutto se i pannelli sono realizzati secondo gli standard, es. tutti della stessa dimensione, e possiamo benissimo industrializzare il processo produttivo, rendendoli decisamente a “basso costo”.

Proprio per queste ragioni, il loro uso è comune per porte di bassa qualità rivestite con pannelli di plastica senza verniciatura: il connubio perfetto tra gradevole estetica e giusto prezzo.

Si tratta sicuramente sia del materiale che della tipologia costruttiva più comuni per le porte interne degli edifici, soprattutto quelle più economiche.

Questi tipi di design consentono una copertura di un’area molto ampia pur mantenendo una meccanica adeguata, una maneggevolezza affidabile e una durata nel tempo.

 

Porte tamburate per interni. Conclusioni

 

Bene, siamo giunti alla conclusione del nostro articolo in cui abbiamo spiegato come si costruiscono le porte tamburate e come sono fatte, anche per contesti del centro storico.
Se scegli il fornitore e il costruttore giusto, puoi garantirti la costruzione di porte per interni anche grandi, ma che rimangono leggere, facili da usare e affidabili nel tempo.

Questo soprattutto rispetto ad esempio alle porte in legno massello, che sono essenzialmente più pesanti, anche se esteticamente davvero belle e richieste ancora molto in centro storico.

In Mazzini Serramenti abbiamo innanzitutto un efficiente processo produttivo.  Non siamo vincolati da una porta standard. Raggiungiamo diversi tipi di estetica, mantenendo i requisiti di stabilità e leggerezza inerenti a questo sistema.

Scrivici a info@mazziniserramenti.it se vuoi chiederci un consiglio o un’offerta sulla sostituzione di serramenti o porte interne della tua casa.
Maggiori informazioni sulle nostre attività sono disponibili anche su www.mazziniserramenti.it !