Stai pensando di riqualificare energeticamente il tuo edificio in centro storico tramite una ristrutturazione con cappotto e ti stai chiedendo come bisogna comportarsi con i vecchi scuri e persiane?
Leggendo questo articolo scoprirai le diverse modalità con cui puoi recuperarli. Se invece vuoi direttamente sostituire i tuoi serramenti e le tue persiane, il discorso sarà diverso, ma puoi in ogni caso utilizzare questo articolo per prendere spunti interessanti! Inoltre, le ante delle finestre devono essere ben incardinate nella muratura ( e non, come nel caso dei monoblocchi, ancorate al serramento interno). Qui trovi anche il nostro video!
Cappotto e persiane in centro storico.
Un intervento di ristrutturazione per la riqualificazione energetica dell’ edificio
Cosa vuol dire “fare il cappotto“? Per riqualificare energeticamente l’ edificio e incrementarne l’ isolamento termico, il “cappotto” dota l’ edificio di un materiale estremamente isolante.
In che modo? Il cappotto può essere eseguito “girando le spalle” nella muratura delle finestre, cioè risvoltandolo all’ interno, oppure può essere eseguito solo esternamente.
“Girare le spalle”è un’ operazione che consente di ridurre e limitare nella quasi totalità gli svantaggiosi ponti termici, estremamente negativi dal punto di vista energetico.
Pur essendo funzionale per il risparmio energetico, questa modalità non consente tuttavia di riutilizzare le vecchie ante, le vecchie imposte e i vecchi serramenti. In questo modo, la luce che passa dalla finestra va inevitabilmente a restringersi, a condizione che non siano eseguiti degli specifici interventi nella muratura,che permettano di allargarla. Oppure,che non siano cambiati i vecchi rivestimenti in cappotto, conservando la luce originaria. Anche i serramenti dovranno essere cambiati, perchè il cappotto e il suo spessore risulterà a vista.
La seconda opzione consiste invece nell’ eseguire il rivestimento a cappotto esclusivamente sulla facciata frontale del tuo edificio in centro storico.
Cosa puoi fare con le persiane? Una volta levate e scardinate le vecchie ante, ci sono 3 modi per proseguire.
Cappotto e persiane in centro storico. Come agire?
1) Installare un falso telaio.
Si tratta della soluzione migliore. Il falso telaio, che può essere in legno o lamiera, ha al suo interno alcune sedi in cui i cardini possono essere avvitati. Il fermo superiore che andrà a congiungersi alla struttura a spagnoletta, avrà in questo modo una sede solida sul quale ancorarsi.
Le zanche sono murate direttamente all’ esterno, sulla facciata. In questo modo, si definisce in modo ottimale la luce che viene delineata dal rivestimento a cappotto.
2) Inserire, all’ interno del cappotto, precisamente nel punto in cui i cardini delle nuove ante avranno luogo, del materiale estremamente denso, che li reggeranno e supporteranno.
Questo tipo di intervento, tuttavia, è poco usato: è abbastanza laborioso e non consente alla spagnoletta superiore e al suo fermo un valido e solido supporto.
3) Installare le nuove ante, prima di procedere all’operazione di stesa dell’ ultima mano di pittura all’ interno dell’ esecuzione del cappotto. 
In questo caso è necessario munirsi di cardini sufficientemente lunghi che superino lo spessore del cappotto stesso, e si ancorino direttamente all’ interno della muratura. Questa operazione spesso viene usata di più, perché permette di non eseguire un passaggio doppio come nel caso del falso telaio. In questo intervento, tuttavia, devono essere prese in considerazione due cose.
La prima è che finita l’ operazione di esecuzione del cappotto nel tuo edificio in centro storico, sarà comunque necessario praticarvi dei fori.
Questi fori potrebbero costituire un elemento di rischio, perchè l’ acqua potrebbe infiltrarvisi, mettendo a repentaglio certamente la durata del cappotto nel tempo e la sua necessaria impermeabilità. Tale operazione deve essere compiuta da un professionista dei serramenti esperto e competente. Il foro risulta molto profondo ed è necessario porvi un’ opportuna quantità di resina, per permettere al cardine di attaccarsi in modo fermo e solido al muro.
Come gestire le banchine di marmo?
Una volta installato il cappotto, la banchina di marmo, già esistente, sarà meno lunga rispetto alla facciata. Dunque, come possiamo comportarci per correggere questo difetto? Ci sono 3 metodi.
- Il primo è togliere la vecchia banchina e rimurare una nuova banchina. E’ il metodo migliore da un punto di vista dell’ estetica. Purtroppo, però, l’ operazione non è semplice: la muratura, alla quale è incollata la finestra, dovrebbe essere rotta, con il potenziale rischio di infiltrazioni d’ acqua.
- Un altro metodo è quello di aggiungere, tramite una ferma giunzione, una nuova banchina a quella esistente. In questo caso, è necessario fare attenzione che i livelli di posa di entrambe le banchine siano gli stessi. In caso contrario, si potrebbe verificare uno stacco, all’ interno dello scarico delle acque. Inoltre, la sigillatura fra le due banchine deve essere perfetta, per scongiurare il pericolo di infiltrazioni d’ acqua nella sua giunzione e quindi nel cappotto, e tutti i danni che da questo derivano.
Installare una soglia nuova che consenta di ” scavalcare” quella vecchia è il terzo metodo. In questo modo, si riesce anche a prolungare quella nuova in modo da non andare a gravare sul cappotto. Questa è la migliore soluzione, sia dal punto di vista dell’ estetica che della struttura. Ad ogni modo, è necessario porre attenzione a non bloccare il serramento, all’ interno del suo scarico, per limitare il pericolo di possibili infiltrazioni di acqua.
CONCLUSIONI
Eccoci giunti alla conclusione della nostra analisi. Ci auguriamo di esserti stato d’ aiuto per la tua ristrutturazione in centro storico con cappotto e di averti fornito informazioni interessanti per adottare la migliore scelta ..Se vuoi più informazioni, ti invitiamo a contattarci alla nostra mail: info@mazziniserramenti.it!